domenica 20 settembre 2009

SUOLO E SOTTOSUOLO EX MACELLI: TUTTE LE ACQUE DI FIRENZE

Suolo e sottosuolo: indagine conoscitiva sul complesso EX PUBBLICI MACELLI. Firenze

Il sottosuolo di Firenze è percorso da opere idrauliche rilevanti per estensione e funzioni: una serie di gallerie praticabili, che in certi tatti possono raggiungere i 10 mt di profondità e che fu progettata
in pochissimi anni da Giuseppe Poggi e collaudata il 27 agosto 1870, attraversa buona parte della città sottopassando aree densamente edificate.
Queste opere costituiscono il nuovo Emissario della sponda destra ( integrato dal Canale sfociatore) avente la funzione di raccogliere le acque di scolo dei nuovi quartieri,all’epoca in fase di costruzione o progettazione.
Il Nuovo si aggiungeva al Vecchio Emissario che aveva servito, ma in maniera insufficiente la città fino all’epoca preunitaria.
Giuseppe Poggi progettò e mise in opera una razionale sistemazione e messa in sicurezza sia dei suoli, che dei corsi d’acqua che si immettevano in Arno sia da sud che da nord, ed inoltre rinnovò la rete fognaria esistente e dotò i nuovi quartieri di un nuovo sistema di gallerie praticabili che si estendeva con pendenza costante da est ad ovest e si raccordava con condotti di acque bianche per il lavaggio e lo scorrimento costante.
Ad esempio nella zona di Piazza Cavour, (oggi della Libertà) le nuove gallerie intersecano ed attraversano “antiche e grandi opere sotterranee e la Galleria del regio Acquedotto”.
Notevoli difficoltà furono superate sia per raccordare i diversi livelli lasciati dall’abbattimento delle antiche mura, per il tracciamento dei nuovi Viali e piazze, ed il generale riempimento dei fossi attorno alla Fortezza da Basso, e l’allacciamento di tutte le acque esterne ed interne alla Fortezza, trovando soluzione nella costituzione di un canale Emissario ulteriore collocato nel Fosso inferiore della Fortezza: se i costruttori dei Parcheggi sotterranei avessero letto la Relazione Poggi si sarebbero resi conto che i piani bassi del nefando edificio avrebbero trovato questa conduttura sotterranea; resta da capire in quali condizioni è stata ridotta e come e se hanno provveduto al suo ripristino. (Continua a leggere l'articolo su POSTS)


Questi sono solo brevissimi cenni all’esaustiva esposizione che è parte integrante della Relazione sui “Lavori per l’Ingrandimento di Firenze1864-1877”, che esordisce con il concetto ispiratore di tutto il progetto e cioè la Difesa Idraulica:” un solo e radicale lavoro idraulico in posizione tale da salvare dalle acque la vecchia come la nuova città ( concetto verosimilmente abbandonato nelle epoche successive, preoccupazione assolutamente assente nei tempi presenti).
Nel Cap. IV att. 5-6-7-8-10, si trovano le disposizioni contro le inondazioni dei Torrenti che si immettono in Arno da nord: Mugnone Affrico, SanGervasio, Fonte all’Erta, fosso della Piagentina, fosso dell’Arcovata e dei fossi e scoli della “pianura adiacente”.
Art 10, pag 64 della relazione:
Questo Articolo è particolarmente importante perché dà conto delle opere idrauliche compiute relativamente alle zone comprese fra Mugnone e Terzolle, ovvero la zona pianeggiante in cui fra l’altro dare sistemazione ai Nuovi Macelli e d al Mercato del Bestiame.
Poggi così si esprime:” Per lo scolo dei Macelli e del Mercato, essendo un’opera urgente fu subito presentato al Comune Progetto e perizia; dove era indicato di dare esito alle acque nel Canale Macinante, come il più idoneo a riceverle, passando con una botte (condotta voltata) sotto al Mugnone e sotto alla ferrovia.
Nel fare una tale proposta non potei fare a meno d’occuparmi del BONIFICAMENTO del restante della pianura, anco per i legami che tutte le opere tutorie della medesima località potevano avere fra loro: considerato altresì, che tale risultato si sarebbe raggiunto facilmente, essendo la pianura assai più elevata della città, ed essendo la sua attuale condizione non naturale ma artificiale, cioè procurata alcuni secoli addietro dalla deviazione del Mugnone, CHE VENNE A CHIUDERE ED A TRONCARE A QUELLA PIANURA TUTTI GLI SCOLI NATURALI. (Continua a leggere la relazione su POSTS)



…..Quindi proposi come cardine principale di raccogliere separatamente tutte le acque dei Colli soprastanti e condurle a foce libera nel Terzolle.
Finalmente proposi che tutti i fossi e fogne della pianura VENISSERO ALLACCIATE DA UN COLLETTORE da aprirsi nel fianco del Mugnone per scaricarlo nel Canale Macinante, O CON MEZZO DELLA BOTTE DEI MACELLI, O con mezzo di altra botte da praticarsi sotto al torrente medesimo.
………….
Pagg 66-67
“Quanto alla separazione delle acque della Collina da quelle della pianura, IL PRIMO E PIU’IMPORTANTE LAVORO FU QUELLO DELLA DEVIAZIONE DEL FOSSO DELL’ARCOVATA…..PORTANDOLO PROSSIMAMENTE ALLA LINEA a b c d e f punteggiata in rosso nell’annessa planimetria (v. Pianta Poggi).
……
Ed in quanto agli scoli interni alla pianura, la Commissione propose degli studi per un SISTEMA DI FOGNE LE CUI ACQUE AVREBBERO DOVUTO SCARICARSI PURE NEL CANALE MACINANTE PER MEZZO DELLA BOTTE PER LO SCOLO DEI MACELLI. (*)
Questo sito era peraltro soggetto ad andare sommerso pei sversamenti e le rotte dei torrenti circostanti, molto trascurati in passato.
Il Nuovo Fosso dell’Arcovata ebbe nella esecuzione le sue difficoltà….convenne inoltre di allacciare ALCUNE PICCOLE SORGENTI E CONDURLE AL NUOVO FOSSO…QUESTO NUOVO CANALE, QUASI TUTTO MURATO RICEVE LE ACQUE DI UN FOSSO SUPERIORE DETTO DI MONTUGHI….”

CapitoloXVI . Dei Pubblici Macelli. pag 275
…..Questo sito era peraltro soggetto ad andare sommerso pei versamenti e le rotte dei torrenti circostanti molto trascurati in passato.
Si ricordi che il pregevole progetto industriale dei Macelli ( dell’ing. Felice Francolini) ebbe un impianto per “la nettezza degli ammazzatoi e delle fogne” alimentato dall’adduzione delle acque del Terzolle a mezzo di canalizzazioni

Quanto esposto, desunto dalla Relazione Poggi vuole essere un contributo conoscitivo circa le opere del sottosuolo che crediamo siano state solo in parte modificate nel tempo, ma che nell’Area ex Macelli non sono state alterate, e dovrebbero avere considerazione in qualsiasi Procedura di VIA,
premessa a qualsiasi progetto a scala urbanistica, infrastrutturale o comunque edilizio.
Dagli sviluppi e dagli esiti del cantiere del Parcheggio “sotterraneo “ della Fortezza, si è avuto agio di capire che progettisti ed imprese nulla sanno ( ed in nessun conto tengono) del sottosuolo della Città: giustificati quindi sono i timori per tutto il sotterraneo che si vorrebbe introdurre ulteriormente e ben più estesamente.
La conoscenza dell’assetto idrogeologico sottosuolo è una ulteriore ed essenziale parte del quadro generale degli equilibri su cui poggiano la città ed il Fiume che l’attraversa.
Argille impermeabili, banchi di Pietra Forte e ghiaie, determinano le quote delle falde acquifere, dal piede delle colline fino all’Arno. L’assetto naturale sarà stato variamente intaccato dalle opere di fine ‘800, senza dubbio essenziali per lo scorrimento delle acque più superficiali e per le funzioni igieniche, ma sostanzialmente inalterato. Tutte le edificazioni del dopoguerra hanno a mio avviso del tutto ignorato le intenzioni E LE AVVERTENZE del Poggi, con i risultati che sappiamo.
(continua a leggere didascalie)


(*) Per la costruzione della Nuova Arcovata fu pronunziato il Decreto Reale di Pubblica Utilità in data 21/1/1872.
Indagini d’Archivio.

Archivio Storico Comunale

CF. 7351 / 52 / 53 / 54 / 55 / 56 Macelli e Mercato bestiame.

CF.7351
9 ottobre 1866
Convenzione Conte Stefano D’Aste- Comune di Firenze
(D’Aste, Ing. Luigi Garassino, Società Fortini)
All.1. Planimetria con localizzazione delle aree distinte in Macelli (in margine a Via S.Donato (Ponte S.Donato-S.Jacopino); Mercato, a sud del Mugnone fra Ponte all’Asse e Strda Ferrata Pistoiese.
1866- Piano Regolatore Variante al Quartiere di S.Jacopino: riportava una nuova Piazza Rettangolare.
Bozzetti e Piante Macelli e Mercato.
1) sc:1:100 Bozzetto per la decorazione esterna del Mercato dei bestiami.
• prospetto della loggia e fabbricati sovrapposti;
• fabbricati particolari;
Tutto autografato da Arch. Felice Francolini.
Descrizione:
Edificio con loggiato: loggia al P.T. con pilastri in mattoni con profili angolari in pietra, archi a sesto ribassato in mattoni con chiave di volta in pietra.
Parete di fondo del loggiato con grandi porte incorniciate in pietra, sovrastate da oculi in asse.
Cornice marcapiano in mattoni.
Al 1P. in asse con le arcate della loggia, finestre con davanzali e stipiti in pietra, piattabanda in mattoni. Al 2P. finestre rettangolari più piccole, incorniciate a mattoni.
Edifici particolari, schema tipo di facciata: al PT. Motivo a finta loggia realizzato a mattoni con pilastri e arco ribassato. Al 1P. le finestre sono ravvicinate, non in asse con gli archi sottostanti.


30 luglio 1867
Il Consiglio Comunale Delibera:
Modificazioni alla Concessione dei nuovi Macelli

…………….
Il Municipio consegnerà ai concessionari( D’Aste, Garassino, Fortini) il terreno necessario……..
Secondo il perimetro descritto con pianta dall’Ing. Cav. Giuseppe Poggi …..
……………..
Tutti i lavori per l’esecuzione del Macello dovranno essere eseguiti dai concessionari in conformità al Progetto approvato resulta dalla PIANTA, ALZATI, SPACCATI E PROFILI, in data 10 giugno ultimo scorso…….
……………..
I Concessionari assumono l’obbligo di CONDURRE E DERIVARE DAL TORRENTE TERZOLLE L’ACQUA NECESSARIA A LAVARE LE FOGNE DEL MERCATO E DELL’AMMAZZATOIO CON UN CANALE IN MURATURA…………..secondo le regole e le norme prescritte dall’Ing. Giuseppe Poggi nella sua Relazione del 27/6/1867.

( Piante, alzati, spaccati e profili risultano mancanti. Ndr.)



***…Art. 24 del Capitolato per la Concessione:………..la Fogna principale di scolo tanto nell’area del Mercato che nel Macello saranno PRATICABILI ed eseguita a tenuta e perfetta regola d’arte……. Ed il Municipio si incarica di RACCOGLIERE LE ACQUE SUDDETTE DI SCOLO
E DI CONDURLE IN UNA FOGNA DAL TERMINE DELL’AREA DI RISERVA DESTINATA AI MACELLI.

27 giugno 1867
Oggetto: Delle acque per lavare le fogne dei nuovi Macelli.
Ill.mo Sig. Senatore Sindaco di Firenze

Essendo stato invitato da V.S. Ill.ma a dare maggiori schiarimenti sull’acqua che dalla Gora dei Mulini del Terzolle, potrebbe essere condotta a lavare le fogne del nuovo Macello da costruirsi sulla destra del Mugnone, mi faccio dovere di esporle quanto appresso.
Il Torrente Terzolle che ha origine tra i contrafforti del Monte Morello e di Pratolino, è fornito di ac que perenni che nascono in varia altezza dai suoi spioventi e segnatamente dalle ricche fonti presso Cercina.
……………….
E dico chiare perché la presa d’acqua non dovrebbe essere sul Terzolle, ma PRESSO LA GORA DI SCARICO DEI MULINI, che si trova presso il Ponte di Rifredi, e da un recipiente che dovrebbe essere costruito lungo la gora …….
………………..
E per schiarimento dell’Accollatario dei lavori accennerò sommariamente a quanto può occorrere per la conduzione delle acque suddette:
-FOGNA DI MATERIALE LUNGA CIRCA M. 900 DALLA PRESA D’ACQUA FINO AI CANCELLI DEI MACELLI, alta m. 1,40, larga m. 0,60, coperta a volta di 0,15 con fondo selciato.
-Tubo in ferro formato di più pezzi e della lunghezza di m. 40 con luce o vuoto diam. 0.25, compreso il piccolo canale di muramento che deve riceverlo.
……….. Giuseppe Poggi…..

Tutto accolto nella Convenzione (art. 20) …”l’acqua sarà di sorgente da ottenersi mediante opportuni POZZI APERTI NELLO STABILIMENTO, E CON MECCANISMI OPPORTUNI A VAPORE O IDRAULICI, ELEVATA IN OPPORTUNO SERBATOIO”.


CF.7800
Affare 1165 anno 1868
11 aprile 1868
Stradone delle Mura Piano Regolatore
Oggetto: Proposta d’invito
Ill.mo Sig. Senatore Sindaco di Firenze

Dovendo fra non molto aver luogo la costruzione della fogna di scolo dei Macelli e del Mercato, da passarsi mediante botte sotto il Mugnone ( la Soc. Ferrovie Romane aveva negato il permesso di sotto passare il tracciato ferroviario e raggiungere più rapidamente il Fosso macinante ndr.),ed in conformità al Pogetto presentato e già sanzionato, sarebbe necessario conoscere se queste opere DEBBONO ESSERE FATTE IN MAGGIORI PROPORZIONI, ONDE PROVVEDERE NON SOLO ALLO SCOLO DELLA PIANURA , COME GIA’ CONTEMPLATO NEL MIO RAPPORTO, MA ANCO A QUELLA MAGGIOR QUANTITA’ DI ACQUE CHE POTESSERO


ESSERE INTRODOTTE DALLE NUOVE FOGNE STATE DI RECENTE ESEGUITE DALL’UFFIZIO D’ARTE PRESSO IL PONTE ROSSO.
………………..

CF 7802 1867-1859
Emissario Poggi
Costruzione del Canale Emissario (presso il Palazzo della Dogana)
6 maggio 1867
Affari riguardo al Fosso Macinante

CF 5227 1-5
1869
RELAZIONE E DISEGNI TRASMESSI AL MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI
PIANTE SC. 1:2500
Macelli: Pianta “Catastale” firmata Poggi n.190 (ALLEGATA)
15 ottobre 1870
Sezione tipo del Viale fra i Macelli ed il Mercato in scala 1:100.

Pianta indicativa della nuova concimaia.

Viale interposto fra i nuovi Macelli e il nuovo Mercato del Bestiame, con sezione del tipo medio della fogna.

Bozzetto per la costruzione del Mercato. Sc. 1:100 . Autografato Francolini
LA LOCALIZZAZIONE ORA CORRISPONDE ALLE DIRETTIVE DEL POGGI, fra la Ferrovia Pistoiese e il Ponte a Rifredi. Tutte le aree in cui sorgono gli edifici sono profilate da impianti vegetali.
Quattro grossi abbeveratoi circolari disposti regolarmente. (allegato)
Ndr. : i disegni relativi alle fabbriche del Nuovo Mercato del bestiame sono conservati, contrariamente a quanto rilevato per i Macelli.


CF. 7351
Anno 1869 I NUOVI MACELLI
Piante in lucido rinviate dal Sig.Cav. Poggi questo dì 11 maggio 1869
( MANCANTI. Ndr.)
Comunità di Firenze
Piano regolatore e Lavori consequenziali


Oggetto: Fabbrica per la lavorazione del sangue ai nuovi Macelli
9 Aprile 1869

Ill.mo Sig. Commendatore Sindaco di Firenze
Il progetto presentato dal Cav. Francolini ingegnere Direttore della Società Concessionaria dei Macelli relativo alle Fabbrichette per la lavorazione del sangue mi sembra che debba essere approvato unitamente alla modificazione di situazione di stalle e delle tripperie, proposta nelli sviluppi del Progetto stato sanzionato dalla Giunta, essendo ragionevole che questa fabbrica sia posta sull’asse comune al serbatoio dell’acqua.
Intanto mi creda ………Giuseppe Poggi

Vi sono TUTTE LE SEZIONI DEL TERRENO DEI MACELLI per rialzarlo e dare le giuste pendenze tramite riporti di terreno.
Tutte i grafici sono conservati.


408/69
16 agosto 1869
Disegno della cancellata di recinto da costruirsi, inviata da Felice Francolini a Giuseppe Poggi.


569/69
PROGETTO DI DEVIAZIONE DEL TERZOLLE PER I NUOVI MACELLI.
Relazione di Giuseppe Poggi
All. Progetto ( Mancante. Ndr.)

Cartella indirizzata al Sindaco Ubaldino Peruzzi da Felice Francolini.
“Pubblici Macelli. Deviazione d’acqua del Torrente Terzolle”
Ill. mo Signore,
Trasmetto alle pregiate mani di V.S. Ill.ma il Progetto della deviazione d’acqua del Torrente Terzolle in servizio ai Pubblici Macelli con preghiera che per parte di codesto inclito Municipio sia permesso a quanto incombe al medesimo per attuare il progetto, dopo che sia stato approvato ai termini dell’Atto di concessione.
……Felice Francolini
(Progetto MANCANTE. Ndr.)



19 marzo 1869
Felice Francolini ad Ubaldino Peruzzi

“Nuovi Macelli - FOGNONE EMISSARIO”
…..per sollecitare
…anco la costruzione del Fognone Emissario destinato a scolare le acque putride e le acque di pioggia del nomato nuovo stabilimento.


REGOLAMENTO PER I PUBBLICI MACELLI della Città di Firenze
Approvato dalla Giunta Municipale della Città e firmato dal Sindaco Ubaldino Peruzzi
Firenze Tipografia Pier Capponi 1870
Titolo 13°. Pag 19
Polizia dello stabilimento
Art. 73. E’ assolutamente vietato dormire nei fienili, negli ammazzatoi, nelle tripperie, nel PARCO
……..
Art.81. L’impresa assuntrice provvede alla pulitura generale dello Stabilimento…..
……….stalle, PARCO, scale, fienili…….


6 giugno 1869
Comunità di Firenze. Stradone delle Mura. Piano Regolatore e Lavori consequenziali.
Oggetto: Mercato dei Bestiami- Secondo progetto.
……”col Contratto della Concessione dei Macelli e Mercato dei bestiami, i concessionari si erano, in quanto al Mercato, obbligati all’Art. 38 di eseguire l’ADATTAMENTO DEL TERRENO DEL PIAZZALE DEL MERCATO E LA COSTRUZIONE DI UNA FOGNA CENTRALE CON ALTRI CONDOTTI.”.
(Segue la descrizione dell’intero progetto il cui DISEGNO E’ MANCANTE ndr.)






ELENCO DELLE SPECIE ARBOREE PRESENTI NELL’AREA EX MACELLI
DI CUI SI PREVEDE L’ABBATTIMENTO N:163 SU 185 PRESENTI.
Data la particolare ubertosità del suolo, le specie di alto fusto risalgono tutte all’impianto originale del Parco. Da una rapidissima prospezione del sito, dato il divieto d’accesso per cantiere, non si sono riconosciute sofferenze o malattie, in specie nel viale d’accesso detto dei Pini (v.Foto)
In allegato si trasmette l’elenco completo.





Piano per l’assetto idrogeologico dell’Autorità di Bacini del Fiume Arno. Stralcio n. 53
Tavole Raster
Sistema informativo geologico del sottosuolo Firenze
Banca dati stratigrafici e idrogeologici.
Prossimità misura G3 (2002)
Livello statico: m 38,7
Quota P.C.: m. 45,5
Prossimità:







Bibliografia:

Giuseppe Poggi: Sui lavori per l’ingrandimento di Firenze (1864-1877)
Ristampa anastatica Giunti Editore

AA.VV. Museo Nazionale di Storia Naturale a Firenze. Ipotesi di insediamento.
Firenze Alinea 1987
* Trattasi di uno studio di fattibilità oggetto di Convenzione fra il Comune e l’Università di Firenze, svolto da docenti dei Dipartimenti di Urbanistica, Progettazione , Storia e Restauro dei Monumenti riguardante l’intero Complesso Mercato-Macelli.
Contiene IL RILIEVO DELLO STATO DI FATTO dell’intero complesso comprensivo del rilievo del Parco.
Mi è stato segnalato dal Prof. Arch. Manlio Marchetta, uno degli Autori.


Carte Archivio Storico Comunale
C.F. serie LSP Pubblici Macelli e Mercato Bestiame (6 unità) da CF 7351

Carte Poggi Archivio di Stato di Firenze

D.Ottati: Il Ventre di Firenze ( studio sulle strutture idrauliche del sottosuolo di Firenze)

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